Talvolta nella industria ma quasi sempre nel terziario ci si affida agli impianti ad aria per la climatizzazione degli ambienti; la scelta deriva quasi esclusivamente dal fatto che per il raffrescamento estivo l’aria deve essere movimentata e pertanto difficilmente si opta per un doppio impianto :pensiamo ai centri commerciali , ai negozi di tulle le superfici , ecc; la presenza degli impianti ad aria è doverosa poi in quegli ambienti ove è necessario il ricambio di aria per motivi igienico sanitari come nelle Rsa o nelle piscine.
Ma ci siamo mai chiesti quanto ci costa tale scelta , consapevole o meno?
Per trasportare ad esempio di inverno 30-35 kw termici ,occorre un canale che trasporti una quantità di aria pari a circa 4000 mch con una area di 0,35-0,40 mq2 : se usassimo l’acqua come vettore ci basterebbero due tubazioni del diametro di 40-42 mm : siamo nell’ordine delle decine di volte in meno.
Oltre allo spazio , è il costo ausiliario della movimentazione che impatta enormemente : in questo esempio si passa dai 60-80 Watt di un motore di una elettropompa ai 800-900 watt di un ventilatore; capita spesso che ci siano in gioco decine di migliaia di mc/h di aria da movimentare ed allora il costo della sola ventilazione ,magari “incontrollata”, diventa enorme e “nascosto”.
Inoltre con il passare del tempo , spesso decine di anni , le macchine in questione , le cosiddette centrali trattamento aria, sono dimenticate: si sostituiscono le caldaie , i gruppi frigoriferi, altri componenti ma le Cta restano al loro posto , spesso angusto e di difficile accesso fintanto che il fabbricato stesso che le ospita non sia soggetto a radicale intervento.
Qui si annida una grossa possibilità di efficientamento energetico: vedremo come.